UN VECCHIO AMICO: IL TAPPETO

Castelvetro, 24 Settembre'91 Alessandro e Andrea sono a letto, ho già fumato l'ultima maledetta sigaretta e continuo a schiacciare nervosamente il telecomando: Costanzo, una vecchia partita, un telefilm rumoroso, un film in bianco e nero....uffa. Un cambio di scena illumina un angolo del tappeto: scopro che non è perfettamente pulito; dico a tutti di farli lavare e io non lo faccio! Lo farò. Però che bel colore ha preso in tutti questi anni, o forse sono io che lo vedo più bello perchè mi ci sono affezionato. Ricordo ancora quando l'ho pagato a mia Madre con tutti i risparmi di allora. Mi era costato come la macchina; eh si, avevo diciotto anni, ne sono passati altri venticinque, macchine ne ho cambiate nove ma Lui è ancora lì, sempre piu' bello. Venticinque anni passati insieme: d'inverno qui a Castelvetro e d'estate a Cattolica, poi a Crema. Ti ricordi quando ti ho salvato dall'alluvione? Era il 1974 il Conca ed il Ventena erano straripati, e tu sei stato il primo ad essere portato in salvo al primo piano. Sono stato bravo non ti ho mai venduto, nonostante mi abbiano fatto offerte molto vantaggiose. Un rumore dalla camera da letto:"Papi non vieni a dormire?" è Alessandro; vengo subito!.Vado a dormire, perchè domani mattina devo darmi da fare per cercare di vendere gli altri tappeti giù in negozio; spero trovino un padrone affezionato come me. Fabio Morandi
L'easy-chic di Ginger, la cucina di VenetaCucine
Stile nipponico per un letto ultraminimal

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