Ancora eccitati dalle proposte talvolta algide e tanto minimal del Salone del Mobile, rimaniamo però sempre abbagliati dalle proposte di alcuni giovani designer internazionali. In questo caso l'Africa chiama, lussurregiante sulle pareti di casa: tra viola e arancione, un esplosione di rossi, gialli e turchese, un pizzico di verde acido e blu marine, brunito come il caffé e evanescente come la cannella. Le radici della propria patria africana, fatte  di fiori di cotone, foglie di bambù, volti e denti bianchi, ricordi degli anni Cinquanta. Motivi personali che si intrecciano e si riproducono grazie alla creatività dispiegata da Emamoke Ukeleghe, una ‘mixed media textile designer’. Quali le fonti di ispirazione? Innanzitutto dalla cultura africana, la famiglia, il quotidiano. Nei suoi tessuti per i cuscini ci sono nastri di pizzo stirati, intrecciati e annodati e tanto spirito pieno di vitalità. Diplomata al Royal College of Art di Londra, città molto produttiva in fatto di mescla culturali ed artistici grazie alla sua natura di crocevia ex-imperialista per Africa e Asia, l'artista ama sottolineare come nel textile design prediliga l'impatto altamente affabulatorio: il tessuto è come  una tela su cui può raccontare! La sua prima collezione del 2005, ‘My Family Album’, dispiega già i frutti di questa sua  predilizione: la traversata oceanica della sua famiglia negli anni Ottanta è tutta lì. Forte senso dell'identità personale e etnica, Emamoken raccoglie consensi tra tanti come Laura Ashley, Umbro e Oasis. Dall’anno scorso, l'artista africana, oltre ai tessuti, propone anche complementi d’arredo come cuscini, tappezzerie e sedie imbottite, tutte da scegliere sul sito www.glimpseonline.co.uk, anche se la designer dichiara di preferire comunque creare i tessuti e lasciare ad altri lo spazio dell'applicazione. Lo scorso anno, le sedie sono state presentate con successo nella sezione 100% Futures della fiera di Earls Court, a Londra. Adesso sta sviluppando una nuova serie di motivi per la nuova collezione di tessuti per l’arredamento e prova a valutare la probabilità di produrre stampe per un nuovo marchio di abbigliamento.  In bocca al lupo!