Tatamio, un letto in armonia con Morfeo e Gaia


Tatamio, il letto "green" realizzato in legno massiccio, senza alcun inserto o parte metallica, è in armonia con la tua schiena e il Pianeta, perché rispetta l'ambiente e le sue risorse.

L'idea così eco-friendly nasce all'interno di un progetto con una filosofia interessantissima, il Progetto Terra, il quale si propone di creare arredi interamente ecologici e anche a misura di bambino. Tutti i materiali impiegati nella produzione del prodotto sono biologici.

Il lungimirante utilizzo del legno locale, dipinto a mano con olio di lino, non richiedendo lunghi tempi di trasporto, ha due vantaggi: non peggiora l'inquinamento e non finanzia nessun regime militare estero.

Una odorosa novità nell'utilizzo dei solventi: per Tatamio vengono utilizzati i terpeni di arancio, un distillato estratto dalle bucce degli agrumi, il quale oltretutto dona al legno del letto una profumazione gradevole e persistente nel tempo.

Una particolare attenzione anche alle sostanze utilizzate nella lavorazione e nella colorazione del legno: le produce la Solas, un'azienda italiana che si è specializzata nei trattamenti e nelle vernici biodegradabili e biocompatibili, ottenuti da materie prime vegetali e minerali e senza l'uso di sostanze chimiche.

2sponde_0Il letto è tagliato e assemblato a mano artigianalmente ed è completamente ad incastro, a forma di puzzle, quindi facilmente smontabile e trasportabile. Per le parti interne pioli e lamelli in legno a go-go.

Inoltre Tatamio è un letto compatibile con alcuni accessori "classici" per la protezione dei più piccini: bordi paracolpi e una serie di spondine laterali che vengono fissate alle estremità, naturalmente anch'essi ad incastro.

Tatamio è interamente biodegradabile: se bruciato non produce fumi tossici o nocivi. In più, tutti gli scarti di lavorazione vengono trasformati in combustibile, mentre l'imballo del prodotto finale è costituito da cartone riciclato.

Una curiosità: anche il nome Tatamio si ispira al vezzo dei più piccoli di creare parole nuove e bizzarre nel processo di conquista del "giusto" modo di comunicare con gli adulti.

Tre le parole-chiave: tata (la babysitter dei piccoli); tatami (il tradizionale pavimento giapponese su cui si stende il futon che l'estetica del prodotto richiama ); mio (il lemma sulla bocca di tutti i bambini che reclamano così il possesso degli oggetti più amati).

Il letto del futuro è già a portata di schiena di grandi e piccini.

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